Scuole chiuse per due giorni. Ma si è smobilitato troppo in fretta. Oggi alle 13.00 incontro tra i sindaci dell’Alto Casertano.
Nessuno di loro vorrebbe aver avuto ragione. Nessuno dei sindaci del Matese vorrebbe dover dire «l’avevamo detto». Ma intanto, le nuove scosse di terremoto assieme alla paura risvegliano la polemica. Gli indici sono puntati conro la decisione di smantellare il presidio di emergenza. Troppo presto in una zona ad alto rischio sismico dove la terra ha tremato il 29 dicembre e dove è tornata a tremare questa mattina. Oggi alle 13 a Piedimonte la riunione dei sindaci, che stavolta chiederanno lumi direttamente al governo. A Gioia Sannitica erano ancora in atto gli sgomberi dopo i controlli sulla staticità degli edifici (con altre 5 persone rimaste senza casa), quando, a seguito delle scosse di questa mattina, il sindaco Mario Fiorillo è stato costretto a sgomberare un’altra abitazione, la casa di due persone con disabilità, ora ospitate in alcuni locali di pertinenza della piscina comunale. Le scuole resteranno chiuse almeno per due giorni, in attesa di controlli. Stessa decisione dovrebbe essere adottata per Piedimonte Matese e per Alvignano, dove questa mattina otto studenti pendolari, arrivati in anticipo, sono rimasti in classe ignari di quanto stava accadendo, aspettando l’arrivo degli insegnanti. Sono poi stati avvertiti da un custode e fatti allontanare. A San Gregorio Matese l’ordinanza è a tempo indeterminato, in attesa di tutte le verifiche sullla sicurezza degli edifici. Stop solo per oggi a Vairano Patenora. Scuole chiuse per un giorno anche in altri centri del Casertano più lontani dall’epicentro del sisma, come a Marcianise e a Maddaloni. Il maltempo, con allagamenti ovunque, non aiuta neanche la fase delle verifiche, in corso in questi momenti anche alla Reggia, dove per ora non sono stati rilevati nuovi problemi.
Nuova Gazzetta di Caserta – Cronache di Caserta – Il Mattino