Quello che sta accadendo, rasenta l’assurdo. Il sindaco di una città, Piedimonte Matese oggetto di critica da parte del capogruppo di minoranza Giovanni Ferrante, chiede allo stesso organo di stampa che ha pubblicato l’articolo in data 9 gennaio 2010 di replicare, ma non gli è “concesso”. E’ forse l’ultimo atto di una serie indiscriminata di attacchi da parte della Nuova Gazzetta di Caserta nei confronti di questa Amministrazione. Perchè????
La critica attraverso il mezzo stampa è il sale della politica soprattutto per chi, come l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese che ha dato vita ad un gruppo denominato Piedimonte Democratica, lo fa al servizio della gente e ancor più “Deo Gratis”. Da mesi, se non da qualche anno, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali del gruppo di maggioranza di Piedimonte Matese, sono oggetto di critiche feroci attraverso articoli di stampa pubblicati sulla Nuova Gazzetta di Caserta ed in maniera a dir poco indiscriminata. Ebbene ieri pomeriggio il sindaco, Avvocato Vincenzo Cappello ha ritenuto opportuno replicare ad un articolo pubblicato il 9 Gennaio su codesto quotidiano, per semplice amore di verità e rispetto in quella parte di elettorato che legge appunto anche la Nuova Gazzetta di Caserta, laddove si parlava della tragica scomparsa di un ragazzodi 17 anni. Invece si è avuta notizia che la lettera aperta, che poi rappresentava un semplice modo di replicare ad un avversario politico, non verrà mai pubblicata! Chissà perchè… Intanto questa è la replica, in merito alle dichiarazioni di Giovanni Ferrante che il primo cittadino di Piedimonte Matese Cappello voleva pubblicare:
Al Direttore della Nuova Gazzetta di Caserta
Gentile Direttore, cari Concittadini,
Ormai credo che siamo giunti al paradosso, ovvero si attacca la figura del sindaco, anche nel momento in cui appare chiaro ed ineccepibile che questi si sia comportato se non altro nella “norma”. Sia chiaro non Le scrivo per piaggeria o perché non voglio che si critichi l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, anzi. Le critiche, soprattutto quelle costruttive fanno bene soprattutto a chi opera in campo sociale e per una Comunità e quindi aiutano a migliorare e ponderare bene le scelte che poi si andranno a determinare per la vita di una città, bella, ma allo stesso tempo complessa e articolata come effettivamente rispecchia la realtà di Piedimonte Matese. Leggo oggi che il consigliere comunale Ferrante, capogruppo di opposizione, lamenta e grida allo scandalo che non sia stato dichiarato il lutto cittadino per la tragica scomparsa del giovane Giovanni Lo Martire. Ebbene, si sarebbe trattata di una scelta soggettiva, personalmente l’avrei dichiarato eccome, ma siccome siamo in un contesto ove le leggi e i regolamenti disciplinano il buon vivere di ogni città, cosa che al partito del consigliere Ferrante sfuggono sistematicamente in quanto cercano di aggiustare le leggi “ad personam” io devo adeguarmi e non ritengo di dichiarare il lutto cittadino seppur di fronte ad una tragedia immane che ci ha lasciati tutti basiti. Non più tardi di qualche settimana fa, un’altra persona, giovane è deceduta in maniera naturale, seppur tragica per un male incurabile, ed il consigliere Ferrante non lo abbiamo sentito ne visto apparire sulla stampa chiedere il lutto cittadino. Così come è capitato in altre circostanze che hanno visto la nostra città perdere concittadini e fratelli. Forse perché non erano stati oggetto di cronaca e quindi non cavalcabili per il nostro Ferrante, “mediaticamente”. Questo è ancor più grave! Tutti sanno che per dichiarare un lutto cittadino, occorre che si verifichino delle circostanze abbastanza rilevanti, gravi e soprattutto il lutto va dichiarato nel rispetto della legge. La tragica scomparsa del nostro amato concittadino non rientra in quelle casistiche che impongono di fermare un’intera città per un giorno anche se i cittadini di Piedimonte Matese in cuor loro non solo si sono fermati, ma anzi, sono piombati nell’angoscia totale per il verificarsi di un evento simile. Forse anche Ferrante sapeva che non era possibile dichiarare il lutto cittadino! Evidentemente chi lo ha “imboccato” lo ha usato come strumento (al solito ormai sono mesi e mesi) contro gli Amministratori di Piedimonte Matese. In città tutti sanno quando escono simili articoli, chi e cosa c’è dietro, per cui noi amministratori e soprattutto il sottoscritto, si sentono con la coscienza tranquilla, ed anzi un sorriso pervade serenamente la nostra quotidianità. Forse Lei direttore non sa o non conosce la realtà di questa bellissima città ed è, a volte, anche benevolo nel concedere a chi come l’articolista in questione odia svisceratamente i cittadini che l’amministrano, di scrivere articoli senza eserciatare quel dovuto controllo e, soprattutto il doveroso riscontro. Questo dispiace e creda, questo sentimento non è dipeso certamente da noi. Ad ogni modo tanto dovevo per una corretta informazione e per spiegare democraticamente anche ai lettori del Suo quotidiano come in realtà stiano effettivamente ” i fatti”.
Distinti saluti, Avvocato Vincenzo Cappello sindaco di Piedimonte Matese.
Ormai credo che siamo giunti al paradosso, ovvero si attacca la figura del sindaco, anche nel momento in cui appare chiaro ed ineccepibile che questi si sia comportato se non altro nella “norma”. Sia chiaro non Le scrivo per piaggeria o perché non voglio che si critichi l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, anzi. Le critiche, soprattutto quelle costruttive fanno bene soprattutto a chi opera in campo sociale e per una Comunità e quindi aiutano a migliorare e ponderare bene le scelte che poi si andranno a determinare per la vita di una città, bella, ma allo stesso tempo complessa e articolata come effettivamente rispecchia la realtà di Piedimonte Matese. Leggo oggi che il consigliere comunale Ferrante, capogruppo di opposizione, lamenta e grida allo scandalo che non sia stato dichiarato il lutto cittadino per la tragica scomparsa del giovane Giovanni Lo Martire. Ebbene, si sarebbe trattata di una scelta soggettiva, personalmente l’avrei dichiarato eccome, ma siccome siamo in un contesto ove le leggi e i regolamenti disciplinano il buon vivere di ogni città, cosa che al partito del consigliere Ferrante sfuggono sistematicamente in quanto cercano di aggiustare le leggi “ad personam” io devo adeguarmi e non ritengo di dichiarare il lutto cittadino seppur di fronte ad una tragedia immane che ci ha lasciati tutti basiti. Non più tardi di qualche settimana fa, un’altra persona, giovane è deceduta in maniera naturale, seppur tragica per un male incurabile, ed il consigliere Ferrante non lo abbiamo sentito ne visto apparire sulla stampa chiedere il lutto cittadino. Così come è capitato in altre circostanze che hanno visto la nostra città perdere concittadini e fratelli. Forse perché non erano stati oggetto di cronaca e quindi non cavalcabili per il nostro Ferrante, “mediaticamente”. Questo è ancor più grave! Tutti sanno che per dichiarare un lutto cittadino, occorre che si verifichino delle circostanze abbastanza rilevanti, gravi e soprattutto il lutto va dichiarato nel rispetto della legge. La tragica scomparsa del nostro amato concittadino non rientra in quelle casistiche che impongono di fermare un’intera città per un giorno anche se i cittadini di Piedimonte Matese in cuor loro non solo si sono fermati, ma anzi, sono piombati nell’angoscia totale per il verificarsi di un evento simile. Forse anche Ferrante sapeva che non era possibile dichiarare il lutto cittadino! Evidentemente chi lo ha “imboccato” lo ha usato come strumento (al solito ormai sono mesi e mesi) contro gli Amministratori di Piedimonte Matese. In città tutti sanno quando escono simili articoli, chi e cosa c’è dietro, per cui noi amministratori e soprattutto il sottoscritto, si sentono con la coscienza tranquilla, ed anzi un sorriso pervade serenamente la nostra quotidianità. Forse Lei direttore non sa o non conosce la realtà di questa bellissima città ed è, a volte, anche benevolo nel concedere a chi come l’articolista in questione odia svisceratamente i cittadini che l’amministrano, di scrivere articoli senza eserciatare quel dovuto controllo e, soprattutto il doveroso riscontro. Questo dispiace e creda, questo sentimento non è dipeso certamente da noi. Ad ogni modo tanto dovevo per una corretta informazione e per spiegare democraticamente anche ai lettori del Suo quotidiano come in realtà stiano effettivamente ” i fatti”.
Distinti saluti, Avvocato Vincenzo Cappello sindaco di Piedimonte Matese.