
E’ intervenuta in maniera tempestiva la Prefettura di Caserta che ieri pomeriggio ha contattato il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, che aveva sollecitato un intervento dell’Ufficio Territoriale di Governo a seguito alla difficile situazione venutasi a creare in questi giorni in città a causa della limitata erogazione idrica derivante dalla sola utilizzazione delle acque provenienti dalla Sorgente Torano, portata al 50% della usuale esigenza, procedura attuata sulla scorta delle risultanze di un “Tavolo tecnico” tenutosi nel lontano 2003 dal sindaco pro –tempore Carlo Sarro con la stessa Prefettura. In considerazione delle nuove esigenze territoriali createsi negli ultimi anni e che rendono completamente inapplicabili le soluzioni di cui al richiamato “Tavolo tecnico”; Il sindaco Cappello aveva chiesto nei giorni scorsi un incontro con il Prefetto di Caserta Monaco per meglio rappresentare i gravi disagi cui è sottoposta la cittadinanza e prospettare delle soluzioni alternative che sicuramente diminuiranno le criticità lamentate. Questo in sintesi il contenuto del documento che il primo cittadino ha inviato alle autorità competenti in merito alla vicenda della carenza idrica. La sorgente del Maretto è inquinata. Da alcuni giorni l’acqua era diventata scura e quindi inutilizzabile. Una dozzina di comuni, migliaia di persone, hanno vissuto forti disagi e le prospettive per una veloce soluzione della vicenda non erano ottimistiche. L’allarme per la sorgente pedemontana è scattato quando sulla zona imperversavano copiose precipitazioni atmosferiche. Proprio l’abbondanza delle piogge sarebbe alla base dell’inquinamento della falda la cui acqua è, nei giorni scorsi, diventata improvvisamente scura, ma ora la situazione è ritornata alla normalità e lo dimostra anche il fatto che sono state riaperte le condotte del Maretto ieri pomeriggio con un giorno di anticipo, grazie soprattutto ai solleciti del sindaco Vincenzo Cappello.
Corriere di Caserta