Sono intervenuti oltre al sindaco di Piedimonte Vincenzo Cappello, i sindaci di Alife, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico e l’assessore provinciale Stefano Giaquinto. E’ stato un vero e proprio faccia a faccia tra politica e professionisti matesini.

Questa mattina presso l’aula consiliare del Comune di Piedimonte Matese si sono riuniti i membri dell’associazione Avvocati di Piedimonte Matese, presieduta dall’avv. Luigi Cimino e alcuni sindaci del Territorio, primo fra tutti l’avv. Cappello (Sindaco di Piedimonte Matese) unitamente ai sindaci di Alife, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, all’Assessore Provinciale Giaquinto. Presente anche l’avv. Grillo, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati. Ci si aspettava un clima infuocato per delle critiche che dietro le quinte la classe forense ha sempre rivolto ai politici locali soprattutto per il loro silenzio e la poca vicinanza alle istanze degli avvocati. Invece il clima si è subito mostrato disteso. Le critiche dei legali sono sì pervenute ed esternate nella loro pienezza ma in un clima di volontà di ricucire un rapporto. L’avv. Simonelli imputava ad esempio al silenzio amministrativo il mancato obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza; l’avv. Prato invocava una maggiore opposizione agli atti della Presidenza del Tribunale, l’avv. Pannone faceva rilevare che i riflessi degli errori politici oggi erano colti e segnati dalla sola classe forense ma domani da tutto il corpo elettorale, per le gravi conseguenze che la soppressione del Tribunale e soprattutto il modo con cui si intende chiuderlo sono deleteri per il “servizio giustizia”. A queste sollecitazioni, soprattutto il sindaco di Piedimonte Matese è riuscito a riacquistare la vicinanza di tutti promettendo maggiore attenzione anche nelle iniziative da fare. Ha riconosciuto qualche debito di attività ma anche ricordato il forte impegno nelle sedi istituzionali; ha fatto cioè quel lavoro che spesso non si vede ma che spesso porta agli obiettivi maggiori. Ha colto il sindaco, l’invito dell’avv. Pannone di essere non solo l’ottimo sindaco delle “piccole cose” per diventare anche l’ottimo sindaco delle grandi opere.

I sindaci hanno aderito alla proposta del dott. Avecone di deliberare ogni proposta con atti formali di giunta o di consiglio e di parlare con il Presidente mostrando le loro fasce (proposta dell’avv. Della Morte). I sindaci cioè con un elegante mea culpa hanno saputo riacqustare la fiducia di tutti, rendendosi promotori di iniziative di informazione della popolazione (anche con banchetti per raccogliere firme e iniziative) e di garantire pesantemente la loro vicinanza alla locale associazione. Il sindaco Cappello ha già anticipato la propria disponibilità ha fornie un locale per l’assemblea permanente degli avvocati. Non si dimentichi che il sindaco ad aprile aveva confeito mandato all’avv. Pannone per opporsi al primo decreto di trasloco e il Comune si è anche impegnao economicamente per mantenere la sezione, e quindi parte del merito del successi di quel giudizio è anche del Comune. Quello che davvero ha fatto piacere rilevare è che sembra esser scoppiata la pace e la concordia e, forse, per la prima volta si è visto un dialogo costruttivo dove le critiche e le proposte non si elidevano a vicenda ma sono servite ad avvicinare persone distanti. Complimenti ai sindaci: possiamo dirlo.

Nuova Gazzetta di Caserta