
Sorpresa ieri mattina per alcuni cittadini di Piedimonte Matese proprietari di cani. Dall’intesa tra Comune e Asl è partito un blitz condotto dai vigili urbani assieme ai veterinari Asl per verificare eventuali irregolarità nella registrazione degli animali domestici all’Anagrafe canina, e quindi la presenza o meno del microchip sottocutaneo, un obbligo dettato dalla legge a tutti i proprietari, che è andato a rimpiazzare il metodo ormai desueto del tatuaggio. Con un controllo a tappeto, vigili e veterinari si sono impegnati a controllare i cani, soprattutto quelli portati a spasso al guinzaglio. In qualche caso sono state riscontrate violazioni della norma, e di conseguenza sono state elevate multe ai rispettivi padroni che non si erano preoccupati, una volta entrati in possesso del cane, di dotarlo della sua carta di identità elettronica. L’azione congiunta di vigili e veterinari Asl si è concentrata prevalentemente nel centro della città, e con ogni probabilità si ripeterà nei prossimi giorni anche nelle aree più periferiche, affinché questa attività di verifica possa valere anche come deterrente e prevenzione su quello che costituisce uno strumento di controllo e identificazione, importante tanto per i possessori degli amici a quattro zampe quanto per chi si occupa della gestione di un canile. Proprio su questo fronte a Piedimonte si è anche sbloccata la procedura per la costruzione della struttura pubblica che sorgerà in via Baden Powell, un canile il cui progetto predisposto dall’amministrazione retta da Vincenzo Cappello (nella foto) , finanziato con fondi regionali e in parte comunali, si era fermato in attesa del parere positivo del Genio Civile. Quasi due ettari da dedicare ai cani nel pieno rispetto della legge, spazi adeguati e ambulatorio veterinario, con il doppio vantaggio di valorizzare le risorse locali già attive, e di avere un peso minore sulle casse comunali visto che il Comune non dovrebbe più rivolgersi a strutture esterne per l’assistenza agli animali.
Cronache di Caserta