
Gli uomini politici in ltalia -la Casta -non godono di buona fama. E, spesso, a ragione. Per fortuna ci sono le eccezioni. E il caso delle persone alle quali e stata affidata la gestione di un piccolo centro del Sud: Piedimonte Matese, in provincia di Caserta. Da quando sono stati eletti, sindaco, assessori e consiglieri rinunciano a ogni emolumento cui hanno diritto, destinando il denaro a interventi speciali per i loro concittadini in difficolta. «L’avevamo promesso nel 2007». spiega il primo cittadino Vincenzo Cappello, «in campagna elettorale. Rivendichiamo con orgoglio lo status di amministrazione a costo zero. Tanto piu che, con i tagli decisi dal Governo, se non avessimo messo a disposizione i soldi che ci spettavano di diritto, molti nostri concittadini oggi non avrebbero di che vivere». Per la cronaca. il Comune di Piedimonte Matese e retto da una lista civica di sinistra. Quanto al sindaco Cappello, 45 anni, sposato, padre di due bambine, avvocato con studio a Piedimonte e a Napoli. e iscritto al Partito Democratico. Qui perchè l’appartenenza di partito non c’entra. «Ho avuto sempre un concetto alto della politica», dice. «Per me è servizio, mettersi a disposizione della comunità. Sono un “figlio d’arte”: mio nonno e stato anche lui sindaco, un mio zio e stato deputato della Democrazia Cristiana, poi consigliere e assessore regionale, infine presidente della provincia. Ho mangiato pane e politica fin da ragazzino: all’eta di 7-8 anni, andavo ad affiggere i manifesti elettorali. Ma, nella pratica, come funziona a Piedimonte? «In tutto risparmiamo 100miia euro l’anno. Parte di questa denaro edestinata all’acquisto di un edificio da mettere a disposizione della comunita per mostre e altre attivita culturali». Non solo: «Vogliamo andare incontro a circa 150 famiglie povere, senza ledere la loro dignita. Offriamo loro un lavoro: imbiancare Ie aule scolastiche, piccola manutenzione degli edifici comunali, vigilare all’esterno delle scuole all’inizio e aJla fine delle lezioni, partecipare alIa raccolta dei rifiuti e così via». E infine niente sprechi a Piedimonte Matese. «Anche quando andiamo in giro per fini istituzionali», conclude con orgoglio il sindaco, «utilizziamo le nostre auto e provvediamo al pagamento della benzina di tasca nostra».
Gaspare Di Sclafani – Settimanale Gente
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