
I dipendenti del Consorzio Unico che operano nell’area matesina approvano la decisione assunta dall’amministrazione comunale di rescindere il contratto fra l’ente municipale con il Consorzio Unico dei rifiuti. Sedici operai hanno sottoscritto ieri un documento per manifestare vicinanza all’amministrazione comunale piedimontese che dallo scorso mese di giugno si sostituisce, sistematicamente, all’ente consortile erogando parte delle spettanze dovute ai lavoratori. In altri casi, invece, ha noleggiato mezzi guasti e garantito la copertura assicurativa agli stessi. La rescissione del contratto venne adottata, dal consiglio comunale, all’unanimità. Favorevoli quindi anche i consiglieri di minoranza del Pdl, guidati dal capogruppo Giovanni Ferrante. Unica voce contraria fu quella del senatore Carlo Sarro – che ricopre anche la carica di consigliere comunale del gruppo Pdl – il quale, seppur assente al momento del voto, inviò un documento con cui invitava i componenti dell’assemblea civica a non approvare lo scioglimento del contratto con il Consorzio Unico. I consiglieri del centro destra però non raccolsero l’invito e sostennero la decisione della maggioranza. “Noi sottoscritti operatori del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta che lavoriamo sul territorio comunale di Piedimonte Matese – si legge nel documento firmato ieri – respingiamo ogni illazione e tentativo di disinformazione sul nostro lavoro. Nessun tentativo di strumentalizzazione c’è mai stato da parte dell’ amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, che, anzi, ha sempre mostrato attenzione e rispetto per il nostro lavoro e per le difficoltà che ogni giorno si presentano. Noi, infatti, ringraziamo tutti i consiglieri comunali che nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso cinque ottobre, all’unanimità, hanno mostrato attenzione per il nostro lavoro. Siamo riconoscenti al sindaco Vincenzo Cappello che, ripetutamente è venuto in contro alle nostre esigenze da sostenere con le nostre famiglie. Vogliamo infine – concludono i lavoratori – rassicurare tutti sul fatto che il nostro unico interesse è di svolgere al meglio il lavoro per poter guadagnare onestamente ciò che occorre ai nostri figli”. Questa la posizione dei sedici dipendenti del Consorzio Unico, operanti a Piedimonte Matese, in merito alla vicenda che ha portato al divorzio fra il comune e la struttura consortile. Una vicenda che sta scuotendo anche il panorama politico locale con un autentico terremoto all’interno del Pdl dopo la “rivolta” dei consiglieri di minoranza che hanno disubbidito alla linea dettata dal leader Sarro. “Abbiamo ritenuto di condividere, nell’interesse della cittadinanza, la volontà di recedere dal contratto con Consorzio rifiuti. Il Consorzio – precisano i consiglieri del Pdl – è stato ripetutamente inadempiente non essendo più in grado di assicurare il servizio di raccolta ne di pagare i propri dipendenti. Abbiamo ritenuto di fare una scelta amministrativa nell’intento di assicurare il servizio di raccolta dei rifiuti a Piedimonte, preservando la città dal ripetersi dell’indecoroso spettacolo del cumulo di rifiuti per le strade, e di garantire – conclude Ferrante – ai tanti lavoratori che si sono impegnati onestamente la certezza di poter percepire la giusta retribuzione. Il nostro senso istituzionale e di responsabilità politica ha prevalso nell’interesse della città”.
Nella foto il sindaco Vincenzo Cappello a San Tammaro durante l’ultima protesta dei sindaci dell provincia di Caserta
Giancarlo Izzo Corriere del Mezzogiorno